Un sconcertante eccesso di deuteroni cosmici 25.06.2024
Fin dalla sua installazione nel 2011, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, l'Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) ha rilevato duecento miliardi di raggi cosmici, sotto forma di varie particelle. Un'analisi di tali segnali da parte del team AMS ha scoperto che venti milioni di queste particelle (0.01%) sono deutoni (un protone legato a un neutrone). Il numero che in percentuale sembra piccolo, in realtà è enorme, se si pensa che in natura per ogni atomo di idrogeno ci sono solo 0,00002 deutoni. Attualmente non esiste un modello che spiega la natura della sorgente, se sia un meccanismo di accelerazione non compreso, o piuttosto una sorgente diversa da quelle ipotizzate, come l’esplosione di una supernova...
Fonte: APS
I raggi cosmici illuminano il passato 23.05.2024
I ricercatori dell'Università di Berna sono riusciti per la prima volta a individuare un insediamento preistorico dei primi agricoltori nella Grecia settentrionale risalente a più di 7.000 anni fa. Per datare i reperti essi hanno combinato le misurazioni sugli anelli di crescita annuale delle piante di elementi edilizi in legno, col noto e improvviso picco di radiocarbonio cosmogenico avvenuto nel 5259 a.C. Ciò fornisce un punto di riferimento cronologico affidabile per molti altri siti archeologici nell'Europa sudorientale...
Fonte: EurekAlert
Esisteremmo se il campo magnetico terrestre non fosse crollato 500 milioni di anni fa? 11.05.2024
Il campo magnetico terrestre è vitale per la vita, senza di esso la radiazione cosmica e solare sterilizzerebbero il pianeta. Ma un nuovo studio suggerisce che non saremmo affatto qui se il campo magnetico non fosse crollato quasi completamente 600 milioni di anni fa, in corrispondenza del periodo edicarano. Solitamente l'indebolimento del campo magnetico terrestre è associato alle grandi estinzioni. Tuttavia un nuovo studio dimostra che un forte calo del campo magnetico sia avvenuto poco prima che la vita complessa esplodesse. Un campo magnetico più debole significa che una maggiore radiazione cosmica ionizzante raggiunge più in profondità l’atmosfera terrestre ed è già stato dimostrato che ciò potrebbe aver aiutato le forme di vita antenate di tutti gli animali ad evolversi...
Una sfida quantistica da risolvere sottoterra 30.04.2024
La radiazione dallo spazio rappresenta una sfida per i computer quantistici poiché il loro tempo di calcolo viene limitato dai raggi cosmici. I ricercatori della Chalmers University of Technology, in Svezia, e dell’Università di Waterloo in Canada, stanno ora esplorando le profondità sotterranee alla ricerca di una soluzione a questo problema. Una causa di errori nei computer quantistici scoperta di recente è la radiazione cosmica. Le particelle altamente cariche provenienti dallo spazio disturbano i qubit sensibili e fanno perdere loro lo stato quantico, nonché la capacità di continuare un calcolo. Ma ora i ricercatori quantistici provenienti da Svezia e Canada uniranno le forze per trovare una soluzione al problema, nella camera bianca più profonda del mondo SNOLAB, due chilometri sotto terra.
SNOLAB mantiene il flusso di muoni più basso al mondo e dispone di avanzate capacità di test criogenici, che lo rendono un luogo ideale per condurre preziose ricerche sulle tecnologie quantistiche...
Fonte: PHYS.org
La Terra fu colpita dai raggi cosmici 41.000 anni fa a causa di un debole campo magnetico. 29.04.2024
Per determinare i periodi durante i quali la Terra ha subito un bombardamento di raggi cosmici più intenso del solito, gli scienziati possono misurare l’abbondanza di diversi isotopi. Questi sono varianti di elementi che ha un numero diverso di neutroni nel nucleo atomico.Quando i raggi cosmici colpiscono le particelle nell’atmosfera terrestre, creano piogge di isotopi chiamati “radionuclidi cosmogenici” che piovono sulla superficie del nostro pianeta. Questi si accumulano nel tempo nei sedimenti, che gli scienziati possono studiare dopo averli recuperati dal fondo del mare e nelle carote di ghiaccio perforate da regioni come l’Antartide e la Groenlandia. Un esempio ben studiato di escursione del campo magnetico è l’escursione di Laschamps, avvenuta circa 41.000 anni fa. In tale periodo è stato scoperto che il tasso medio di produzione del berillio-10 è raddoppiato rispetto al tasso con cui questo radionuclide cosmogenico viene generato oggi dal bombardamento dei raggi cosmici. Ciò indica un’intensità della magnetosfera molto bassa durante l’escursione di Laschamps, che porta a un numero molto maggiore di raggi cosmici che raggiungono l’atmosfera terrestre e creano sciami di particelle secondarie...
Fonte: Space.com
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