Un'esperienza unica: ascolta i raggi cosmici nel nuovo Centro di supporto alla comunità del CERN 15.08.2024
I visitatori che entrino nel nuovo CERN Community Support Centre (CCSC), saranno circondati dal paesaggio sonoro cosmico creato da "A Particular Score", una scultura appena commissionata da AATB. Situato sull'Esplanade des Particules, nell'area precedentemente occupata dalla Main Reception del CERN, il CCSC offrirà un supporto pratico completo a tutti i membri della comunità del CERN. A Particular Score trasforma questo flusso cosmico in una partitura in tempo reale per i visitatori del CCSC. La scultura rileva una particella e risponde colpendo uno dei dodici tubi di cristallo di quarzo, creando una sequenza imprevedibile di toni udibili. Il paesaggio sonoro si evolve in modo inaspettato e casuale a ogni impatto, dandoci uno scorcio di un fenomeno che ci circonda ma che è normalmente impercettibile.
Un sconcertante eccesso di deuteroni cosmici 25.06.2024
Fin dalla sua installazione nel 2011, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, l'Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) ha rilevato duecento miliardi di raggi cosmici, sotto forma di varie particelle. Un'analisi di tali segnali da parte del team AMS ha scoperto che venti milioni di queste particelle (0.01%) sono deutoni (un protone legato a un neutrone). Il numero che in percentuale sembra piccolo, in realtà è enorme, se si pensa che in natura per ogni atomo di idrogeno ci sono solo 0,00002 deutoni. Non è la prima volta che AMS rivela un sorprendente surplus di raggi cosmici costituiti da deuteroni, nuclei atomici costituiti da un protone e un neutrone, ma ora si ha una conferma inequivocabile. La scoperta, descritta in un articolo pubblicato su Physical Review Letters, si aggiunge alla crescente lista di risultati inaspettati del rilevatore spaziale, che è stato assemblato al CERN e ha rilevato oltre 238 miliardi di raggi cosmici di particelle di vario tipo da quando ha iniziato a raccogliere dati nel 2011. Le attuali teorie di formazione dei raggi cosmici prevedono che il rapporto tra deuteroni ed elio-4 dovrebbe essere simile al rapporto tra elio-3 ed elio-4, ma questo non è quello visto da AMS, quindi sarebbero in gioco altri meccanismi di formazione di questi nuclei. Attualmente non esiste un modello che spiega la natura della sorgente, se sia un meccanismo di accelerazione non compreso, o piuttosto una sorgente diversa da quelle ipotizzate, come l’esplosione di una supernova...
Fonte1: APS
Fonte2: CERN
I raggi cosmici illuminano il passato 23.05.2024
I ricercatori dell'Università di Berna sono riusciti per la prima volta a individuare un insediamento preistorico dei primi agricoltori nella Grecia settentrionale risalente a più di 7.000 anni fa. Per datare i reperti essi hanno combinato le misurazioni sugli anelli di crescita annuale delle piante di elementi edilizi in legno, col noto e improvviso picco di radiocarbonio cosmogenico avvenuto nel 5259 a.C. Ciò fornisce un punto di riferimento cronologico affidabile per molti altri siti archeologici nell'Europa sudorientale...
Fonte: EurekAlert
Esisteremmo se il campo magnetico terrestre non fosse crollato 500 milioni di anni fa? 11.05.2024
Il campo magnetico terrestre è vitale per la vita, senza di esso la radiazione cosmica e solare sterilizzerebbero il pianeta. Ma un nuovo studio suggerisce che non saremmo affatto qui se il campo magnetico non fosse crollato quasi completamente 600 milioni di anni fa, in corrispondenza del periodo edicarano. Solitamente l'indebolimento del campo magnetico terrestre è associato alle grandi estinzioni. Tuttavia un nuovo studio dimostra che un forte calo del campo magnetico sia avvenuto poco prima che la vita complessa esplodesse. Un campo magnetico più debole significa che una maggiore radiazione cosmica ionizzante raggiunge più in profondità l’atmosfera terrestre ed è già stato dimostrato che ciò potrebbe aver aiutato le forme di vita antenate di tutti gli animali ad evolversi...
Una sfida quantistica da risolvere sottoterra 30.04.2024
La radiazione dallo spazio rappresenta una sfida per i computer quantistici poiché il loro tempo di calcolo viene limitato dai raggi cosmici. I ricercatori della Chalmers University of Technology, in Svezia, e dell’Università di Waterloo in Canada, stanno ora esplorando le profondità sotterranee alla ricerca di una soluzione a questo problema. Una causa di errori nei computer quantistici scoperta di recente è la radiazione cosmica. Le particelle altamente cariche provenienti dallo spazio disturbano i qubit sensibili e fanno perdere loro lo stato quantico, nonché la capacità di continuare un calcolo. Ma ora i ricercatori quantistici provenienti da Svezia e Canada uniranno le forze per trovare una soluzione al problema, nella camera bianca più profonda del mondo SNOLAB, due chilometri sotto terra.
SNOLAB mantiene il flusso di muoni più basso al mondo e dispone di avanzate capacità di test criogenici, che lo rendono un luogo ideale per condurre preziose ricerche sulle tecnologie quantistiche...
Fonte: PHYS.org
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