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Reattore nucleare ricostruito in 3D utilizzando l'imaging dai muoni. 04.03.2023

Ricercatori guidati da Sébastien Procureur dell'Université Paris-Saclay e la Commissione francese per le energie alternative e l'energia atomica (CEA), hanno utilizzato quattro telescopi per raggi cosmici, col fine di osservare da diverse angolazioni la struttura di un reattore nucleare dismesso in Francia. Per ottenere la ricostruzione della tomografia 3D del reattore, essi hanno combinato diverse immagini 2D utilizzando un algoritmo modificato, originariamente sviluppato per applicazioni mediche.

Fonte: Physicsworld e pubblicato su Science Advances


Muoni dei raggi cosmici utilizzati per creare un sistema di crittografia 20.01.2023

Per inviare un messaggio cifrato, mittente e destinatario devono inviarsi una chiave di codifica, col rischio che venga intercettata da terzi. L'idea di usare i muoni cosmici come chiave crittografata consiste nel posizionare il mittente e il destinatario del messaggio abbastanza vicini l'uno all'altro da essere entrambi esposti allo stesso sciame di raggi cosmici. Registrando ciascuno il tempo di arrivo di quei muoni e utilizzando i timestamp come dati casuali per le chiavi crittografiche, il mittente e il destinatario possono generare indipendentemente le stesse chiavi segrete, senza doversele inviare reciprocamente.


I muoni cosmici possono mostrare l'interno dei cicloni tropicali 6.01.2023

Il team giapponese di Hiroyuki Tanaka (noto ricercatore per le radiografie a muoni) sta apportando ulteriori miglioramenti alla sua rete di rivelatori, che consentirà il rilevamento di muoni atmosferici da più direzioni. Con questo aggiornamento, Tanaka e colleghi sperano che la muografia possa essere utilizzata per individuare tempeste da una distanza di 300 km e prevedere il loro sviluppo futuro in tempo reale. Se combinato con immagini satellitari e dati barometrici, ciò potrebbe in definitiva portare a sistemi di allerta precoce molto più accurati per i cicloni tropicali, fornendo alle comunità tempo vitale per prepararsi a disastri naturali imminenti.

Fonte: Physicsworld



Il picco del ciclo solare riduce i raggi cosmici attorno a Marte, Venere e la Terra

Le misurazioni effettuate sui vicini della Terra, Marte e Venere, mostrano la battaglia tra i raggi cosmici ad alta energia provenienti da oltre il sistema solare e l’influenza del Sole nel sistema solare interno. Nella nuova ricerca, gli scienziati hanno confrontato i dati raccolti da sensori al plasma ASPERA simili, sui veicoli spaziali Mars Express e Venus Express con il numero di macchie solari visibili sulla superficie del Sole. I risultati hanno sottolineato l’influenza del campo magnetico solare anche su Venere e Marte. Tutti i set di dati hanno mostrato una diminuzione del numero di raggi cosmici quando è stato raggiunto il picco di massima attività per il ciclo solare 24. In particolare, i dati di Mars Express e le osservazioni dalla Terra hanno mostrato caratteristiche molto simili. Tuttavia, c’è stato un apparente ritardo di circa nove mesi tra il numero massimo di macchie solari e il minimo di rilevamenti di raggi cosmici su Marte. Precedenti studi hanno suggerito che c’è un ritardo di diversi mesi tra l’attività solare e il comportamento dei raggi cosmici sulla Terra e su Marte.


Fonte: Europlanet


CRPropa3: simulatore di raggi cosmici nello spazio

Un gruppo di ricerca internazionale ha sviluppato un programma per computer in grado di simulare il trasporto di raggi cosmici nello spazio. I ricercatori sperano che questo li aiuterà a risolvere il mistero delle sorgenti dei raggi cosmici. Finora, non sappiamo quali oggetti celesti emettano la radiazione ad alta energia che colpisce la Terra dallo spazio. I modelli teorici sono utili per tentare di spiegare i dati sperimentali. Il software è stato descritto nel "Journal of Cosmology and Astroparticle Physics", da un team di ricercatori della Ruhr-Universität Bochum (RUB) e pubblicato online il 12 settembre 2022.

CRPropa3


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