Introduzione
I rivelatori di raggi cosmici sono molto simili a un contatore Geiger, essi contano il numero di particelle che attraversano il rivelatore in un determinato tempo, pertanto alcune app escogitate per contatori Geiger possono essere impiegate per valutare il conteggio dei raggi cosmici.
Abbiamo provato due app Android compatibili con i rivelatori AMD: RadMeter e SmartGeiger Pro.
Entrambe le applicazioni utilizzano il segnale audio proveniente dal microfono, esterno o interno, ma per un utilizzo appropriato è meglio utilizzare il segnale microfonico "esterno" escludendo il microfono interno. A questo scopo sarà necessario produrre un cavo apposito per interfacciare il segnale del rivelatore con quello dello smartphone.
Le app possono essere scaricate accedendo a Google Play Store e cercando "Geiger" nella applicazioni; soluzioni simili sono probabilmente disponibili anche per il mondo Iphone.
Smartphone collegato con il rivelatore di raggi cosmici AMD5.
Rivelatore AMD5
Il rivelatore dispone (fin dalle sue prime versioni) di un'uscita audio per poter essere collegato a software di conteggio che utilizzano interfaccia audio, come lo storico CDV counter. Il segnale audio in uscita è stato pensato anche per essere collegato a un impianto di amplificazione e fare dimostrazioni di vario tipo in ambito didattico. L'uscita audio (formato Jack 3mm) quindi si adatta perfettamente per il moderno collegamento con gli smartphone.
Come al solito se si vuole misurare la radioattività e la dose assorbita bisognerà escludere la coincidenza tra i GMT e considerare due sensori indipendenti (2xSBM20), mentre per le misure sui raggi cosmici va inserita la coincidenza e considerato come un solo sensore (GMT).
RadMeter
Questa applicazione è compatibile e funzionante al 100% e una volta configurata correttamente sembra restituire valori di dose coerenti con quelli attesi. Come prima cosa è necessaria una calibratura del segnale audio, questo si ottiene impostando il corretto sensore che utilizza il rivelatore e poi regolando il volume del segnale; prima dalle impostazioni della app, e se non fosse sufficiente si può agire ritoccando il volume di AMD5 tramite il trimmer interno.
Nel caso si utilizzi per misure di radioattività andrà scelto il sensore opportuno (2x SBM20) e si potrà utilizzare la funzione di dosimetro ottenendo il risultato in µSv/h. Invece per la misura dei raggi cosmici si potrà usare praticamente qualsiasi sensore e utilizzare il conteggio al minuto, ovvero CPM.
Il livello di errore indicato dall'applicazione si riferisce a quanto i dati si discostano dai valori attesi, utilizzandolo per i raggi cosmici l'errore indicato sarà probabilmente al 100% e andrà ignorato, in quanto i dati registrati saranno di molto inferiori rispetto a quelli previsti per utilizzo come contatore Geiger.
RadMeter (Optivelox) ha un'ampia scelta di sensori e diverse impostazioni che permettono di archiviare le misure effettuate e i grafici generati, questo lo rende equivalente a un data logger.
RadMeter in funzione con lo smartphone collegato ad AMD7.
RadMeter in funzione con lo smartphone collegato con il rivelatore di raggi cosmici AMD5.
SmartGeiger Pro - SmartGeiger EX
Questa app è stata prodotta a supporto di un sensore venduto dagli stessi proprietari (Smart FTLab), il livello del segnale audio è auto regolato e in caso di problemi si può sempre regolare il volume di AMD5; malgrado sia compatibile perfettamente a livello di segnale, SmartGeiger produce risultati non calibrati perchè non c'è modo di cambiare tipo di sensore.
Nonostante questo entrambe le versioni di SmartGeiger forniscono il risultato anche in conteggi al minuto e perciò possono essere utilizzate per valutare il conteggio al minuto delle particelle con funzione "scaler", ovvero intervalli di tempo determinati (3', 5', 10' e 30' nella versione EX) oppure con funzione a tempo infinito.
Diversamente da RadMeter, SmartGeiger può salvare solo la schermata (come immagine) dei risultati ma nessun dato, o grafico rendendola inutilizzabile come data-logger. Nell'insieme è comunque molto semplice e funzionale.
SmartGeiger Pro in collegamento con AMD7.
RadMeter collegato con AMD7.
Il cavo di interfaccia
Per collegare fisicamente rivelatore e telefono, serve un cavo di interfaccia molto semplice. Il cavo deve simulare un classico auricolare microfonico altrimenti il telefono non escluderà il microfono interno.
Lo schema seguente indica i connettori lato telefono, ci sono due tipologie e bisogna verificare quale sia quella idonea, nel nostro caso lo standard CTIA. Le cuffie andranno simulate collegando due resistenze da 220 Ohm, mentre il microfono andrà simulato con una resistenza di valore compreso tra 10-33 k-Ohm, il tutto verso massa (GND).
Il segnale in uscita (e la massa) dal lato rivelatore andrà poi collegato (tramite jack da 3 mm) al segnale del microfono del jack CTIA o OMTP.
Conclusione
RadMeter è una ottima alternativa a un datalogger per misure di durata medio-lunga e visto il costo di pochi euro, vale sicuramente la spesa, le sue potenzialità lo rendono utile in diversi ambiti di utilizzo dei nostri rivelatori di raggi cosmici.
SmartGeiger invece va bene per valutare i conteggi su brevi periodi di tempo e confrontare valori di misure in differenti situazioni, come ad esempio la media dei valori ad altitudini differenti e in più ha il vantaggio di essere a costo zero.
I raggi cosmici sono caotici? 11.03.2023
Nuova Pubblicazione su SYMMETRY
Le serie temporali prodotte dai raggi cosmici sono sempre state considerate come un esempio di puro "rumore" casuale, e quindi una sorgente perfetta di numeri random (TRNG). Il termine rumore viene utilizzato per indicare qualsiasi segnale che appare casuale e non prevedibile. Nella crittografia o in altre applicazioni che richiedono variabili casuali pure, i raggi cosmici danno l'impressione di essere una scelta perfetta. I muoni sono particelle elementari create nell'atmosfera dai RC primari. Essi ereditano alcune caratteristiche delle particelle primarie. Molti autori hanno trovato metodi per convertire l'intervallo di tempo tra due muoni che attraversano un rivelatore in informazioni binarie casuali. Anche il nostro software AstroRad può calcolare Pi greco da un algoritmo basato sul tempo di arrivo "casuale" di ogni muone usando il metodo di Monte Carlo. Tuttavia, nella teoria del caos, alcuni studi mostrano una nuova prospettiva sulla natura della radiazione cosmica, dimostrando che una serie temporale di muoni può avere una dinamica caotica. Ciò significa che la radiazione cosmica stessa ha un'origine deterministica e potrebbe essere prevedibile in larga misura. Al momento, possiamo ancora scegliere i raggi cosmici come TRNG, ma questo è un compito che può essere risolto meglio dai computer quantistici. Infatti, dobbiamo tenere in considerazione che i RC, in alcune circostanze, non mostrano alcuna natura stocastica. Lo scopo del nostro lavoro pubblicato su Symmetry è stato quello di rispondere alla seguente domanda: il flusso di muoni, misurato a livello del mare, è deterministicamente caotico, implicando un "attrattore strano" nei raggi cosmici, o è stocastico, implicando che è rumore casuale?
Mersch raddoppia le osservazioni da Lussemburgo 05.03.2023
Il Liceo "Ermesinde" di Mersch in Lussemburgo partecipa da diversi anni al progetto ADA con due rivelatori. Il primo (AMD5) è dedicato prevalentemente alla rete ADA, mentre il secondo (AMD13) è utilizzato per produrre notevoli esperimenti anche durante attività outdoor. Ad esempio, tramite diverse misure di assorbimento dei raggi cosmici in varie caverne, gli studenti - con l'aiuto del loro professore Andrea Grana - hanno potuto produrre uno studio per valutare la possibilità di rifugi sotterranei, come riparo per gli astronauti, durante le future esplorazioni su Marte. AMD13 ora produrrà una serie di dati che arricchiranno l'archivio del progetto ADA. Infatti un numero maggiore di siti di osservazione in località attigue rende più solide le osservazioni su lungo tempo che costantemente effettuiamo nella rete di ADA.
Rivelatore AMD13
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