Da qualche giorno è in funzione il rivelatore AMD15 costruito circa un anno fa, il quale utilizza due sensori Geiger-Müller relativamente grandi, tipo Si21G (210 x Ø18 mm di superficie utile).
Rivelatore di raggi cosmici AMD15 in funzione.
Questo è il venticinquesimo rivelatore (ID 25) costruito appositamente per la rete del progetto ADA. Come per tutti i detedtor di ADA, AMD15 è, e sarà costantemente in funzione collegato a un PC . Lo strumento utilizza una finestra di acquisizione estremamente selettiva rivelando praticamente solo i muoni cosmici. Questa caratteristica insieme a una discreta superficie di acquisizione, ci permetterà di studiare con maggiore efficienza le relazioni tra Sole, raggi cosmici e clima.
Risultato dell'analisi statistica di una giornata intera (23.07).
Prendendo l'analisi di un giorno a caso, il rivelatore conta in media circa 3 (2.88379) particelle al minuto con un range tra 0 e 10. Il conteggio è limitato proprio per via della grande selettività, infatti il valore è molto simile a quello degli AMD5 (con finestra di acquisizione standard) i quali hanno una superficie di rivelazione quattro volte inferiore.
Plot dei dati in tempo reale del 24.07.2022 dalla rete di ADA.
Questo detector sarà molto utile per i vari studi in corso relativi al progetto ADA che sono a lunga scadenza, sia sull'attività solare, sia sulla meteorologia atmosferica e stratosferica.
Nuova pubblicazione scientifica per la realizzazione di un rivelatore di muoni. 14.07.2024
Questo post è basato sul recente lavoro pubblicato sul giornale "Particles" di MDPI (Particles 2024, 7, 603–622) il quale può essere seguito come riferimento per la costruzione in proprio di un rivelatore di raggi cosmici denominato AMD5ALI. L'obiettivo principale di questo lavoro è stato quello di presentare la possibilità di costruire un rilevatore di muoni da utilizzare per scopi scientifici ed educativi utilizzando due kit per contatori Geiger fai-da-te commerciali e solo pochi altri componenti aggiuntivi. L'idea seguente è di creare una replica alternativa ai nostri rilevatori AMD5 che utilizziamo da anni, per insegnare ed eseguire esperimenti scientifici sul campo dei raggi cosmici, sotto l'ombrello del progetto ADA. Dato il successo e le capacità dei nostri rilevatori, attualmente stiamo sviluppando una nuova scheda elettronica e altri miglioramenti per il nuovo AMD5, prossimamente pubblicheremo novità e risultati su queste pagine. Come sempre la nostra principale intenzione è quella di promuovere l'esplorazione scientifica e le iniziative educative nel campo della fisica delle astroparticelle.
Un sconcertante eccesso di deuteroni cosmici 25.06.2024
Fin dalla sua installazione nel 2011, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, l'Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) ha rilevato duecento miliardi di raggi cosmici, sotto forma di varie particelle. Un'analisi di tali segnali da parte del team AMS ha scoperto che venti milioni di queste particelle (0.01%) sono deutoni (un protone legato a un neutrone). Il numero che in percentuale sembra piccolo, in realtà è enorme, se si pensa che in natura per ogni atomo di idrogeno ci sono solo 0,00002 deutoni. Attualmente non esiste un modello che spiega la natura della sorgente, se sia un meccanismo di accelerazione non compreso, o piuttosto una sorgente diversa da quelle ipotizzate, come l’esplosione di una supernova...
Fonte: APS
I raggi cosmici illuminano il passato 23.05.2024
I ricercatori dell'Università di Berna sono riusciti per la prima volta a individuare un insediamento preistorico dei primi agricoltori nella Grecia settentrionale risalente a più di 7.000 anni fa. Per datare i reperti essi hanno combinato le misurazioni sugli anelli di crescita annuale delle piante di elementi edilizi in legno, col noto e improvviso picco di radiocarbonio cosmogenico avvenuto nel 5259 a.C. Ciò fornisce un punto di riferimento cronologico affidabile per molti altri siti archeologici nell'Europa sudorientale...
Fonte: EurekAlert
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