Tutta la comunità scientifica affianca spiritualmente e moralmente il popolo ucraino in questa barbarica invasione. L'Ucraina è partner di diversi istituti scientifici come il CERN, e in un certo senso è anche nostro partner fornitore per i sensori dei rivelatori di particelle. Ci uniamo quindi al coro nell'esprimere la massima solidarietà.
La guerra in Ucraina sta cambiando gli equilibri economici e politici mondiali, un primo impatto è l'arresto di molti stabilimenti per le difficoltà di approvvigionamento di materie prime. In questa grave e complessa situazione il mercato in pericolo riguarda diversi settori, oltre a quello alimentare sembrerebbe in pericolo anche quello dei chip elettronici da parte dell’industria ucraina. Un impatto immediato sui nostri esperimenti riguarda il reperimento dei tubi GMT utilizzati per la costruzione dei rivelatori di raggi cosmici. I produttori e rivenditori principali hanno sede proprio in Ucraina e Russia, da una parte è chiaramente impossibile ordinare e ricevere il materiale, dall'altra le sanzioni previste da Stati Uniti e Unione europea e la chiusura stessa della Russia rende introvabile i sensori. Questo non farà altro che rallentare anche le nostre attività, già provate dalla situazione dovuta all'epidemia.
Manifestazione scientifica con rivelatori a sensori di provenienza ucraina.
L'alternativa ai GMT di produzione sovietica sarà da cercare in altri luoghi come Stati Uniti e Cina, nel frattempo non ci resta che sperare in un rapido stop alla guerra - verso una soluzione di mediazione - ma la sensazione è che sarà necessario molto tempo affinché la situazione torni a una pacifica "normalità".
Un Pulsar… Ma Che Ne Appaiono Tre? 13.12.2025
Un miraggio nei Cieli Gamma. Astronomi e astrofisici si sono posti una domanda intrigante: perché alcune mappe del cielo gamma mostrano più sorgenti luminose vicino a un pulsar, anche se non ci sono stelle reali in quei punti? Secondo un nuovo studio, la risposta potrebbe essere un’illusione ottica cosmica. I raggi cosmici, sotto forma di elettroni ultra-energetici lanciati da un pulsar, viaggiano lungo i campi magnetici turbolenti della Via Lattea. Quando questi campi sono allineati con la nostra linea di vista, possono proiettare emissioni gamma in più punti del cielo, creando quello che gli scienziati chiamano “mirage halos”: aloni luminosi che sembrano sorgere lontano dalla vera fonte. In altre parole, un singolo pulsar può apparire come tre diversi oggetti gamma solo grazie alla geometria dei campi magnetici e all’effetto di proiezione. Simulazioni dettagliate mostrano come gli elettroni traccino percorsi filamentosi dando origine a bracci e punti luminosi che ingannano gli osservatori. Per distinguere questi miraggi dalle vere sorgenti, gli astronomi confronteranno i dati gamma con osservazioni a raggi X, che rispondono in modo diverso alla direzione del campo magnetico. Questo lavoro ci ricorda che la struttura magnetica della Galassia può modellare ciò che vediamo nel cielo ad alte energie — e che ciò che sembra “molto” in realtà potrebbe essere solo un trucco prospettico...

Fonte: Astrobites
Il libro AstroParticelle
26.09.2013 - Un viaggio scientifico tra i raggi cosmici raccontato attraverso la storia, le invenzioni i rivelatori e gli osservatori; senza trascurare gli effetti che essi producono coinvolgendo numerose discipline scientifiche tra cui astrofisica, geofisica e paleontologia.
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