APi Post

home
@-mail
print
Login
Astroparticelle - NewsAPi News
logo

Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza

11 Febbraio 2024

La Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza è stata istituita nel 2015 dall'Assemblea Nazionale dell'ONU con il sostegno dell'UNESCO. Il suo obiettivo è promuovere una maggiore partecipazione femminile nella ricerca scientifica e ridurre le disparità di genere nel campo scientifico. Celebrata ogni 11 febbraio, per il Ministero dell'Università e della Ricerca, questa giornata conclude la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), istituita dalla legge 187/2023 per incoraggiare l'interesse e l'impegno dei giovani in tali ambiti (nonostante la legge è dedicata al MUR, non riesco a tacere sul fatto che il sito del MIM non fa cenno di tale giornata).

Le discipline STEM, ovvero Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, sono da sempre caratterizzate da un significativo divario di genere. Anche se tale divario varia a seconda dei contesti nazionali, globalmente le donne sono sottorappresentate in questi settori. Ad esempio, solo il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% in informatica e scienze informatiche sono donne. In ambito della ricerca, le donne rappresentano circa il 33,3% dei ricercatori, ma spesso ricevono borse inferiori e hanno carriere meno remunerative e più brevi rispetto ai colleghi maschi [fonte ONU].

Per celebrare tale ricorrenza, da quest'anno vogliamo ricordare il contributo di alcune donne in campo della fisica delle particelle ad alta energia, in particolare quello delle meno conosciute, come Rita Brunetti.

Rita Brunetti

Rita Brunetti

Nata il 23 giugno 1890 a Milano, da Gaetano e Edvige Longhi, dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo Beccaria di Milano frequentò i corsi della scuola normale superiore di Pisa. Nel 1913 si laureò in fisica sperimentale con una tesi in spettroscopia, ottenendo anche il premio Lavagna per il perfezionamento in fisica-matematica. Durante il suo anno di perfezionamento a Pisa, studiò la scarica in vari gas con metodi spettroscopici diventando assistente alla cattedra di fisica sperimentale presso l'istituto di studi superiori e di perfezionamento di Firenze nel 1915 sotto la guida di A. Garbasso. Nonostante fosse l'unica assistente di Garbasso durante la guerra del 1915-1918, la Brunetti condusse ricerche spettroscopiche sia nella regione visibile che in quella dei raggi X, scoprendo nuove righe dell'elio con l'effetto Stark-Lo Surdo [Analogo all'effetto Zeeman per i campi magnetici, consiste nella separazione delle linee spettrali di atomi e molecole a causa della presenza di un campo elettrico esterno n.d.r.]. Utilizzò anche una tecnica innovativa di analisi dei raggi X con lamine di salgemma cilindriche, ottenendo risultati di maggiore intensità e dispersione rispetto ai metodi precedenti. Nel 1923 ottenne la libera docenza in fisica sperimentale e nel 1926 vinse il concorso per la cattedra universitaria, trasferendosi all'università di Ferrara come professore straordinario. Successivamente, lavorò all'università di Cagliari (1928-1936) e all'istituto A. Volta dell'università di Pavia (1936-1942) dedicandosi alla ristrutturazione degli istituti e all'ammodernamento delle attrezzature scientifiche.

Oltre alla sua attività di ricerca, Brunetti pubblicò anche lavori di carattere didattico, come i libri: "L'atomo e le sue radiazioni" che ricevette l'apprezzamento di scienziati come M. de Broglie, Seemann e Zeeman; "Onde e corpuscoli" che contiene un interessante capitolo sulla radiazione cosmica. Rita Brunetti fu membro di varie istituzioni scientifiche, tra cui l'Accademia di Scienze fisiche di Bologna e il Consiglio nazionale delle ricerche.

Libro Onde e corpuscoli Rita Brunetti


L'attività scientifica di Brunetti si colloca intorno al 1930, in un periodo significativo per la fisica moderna, in quella dei raggi cosmici e durante la transizione dalla fisica atomica alla fisica nucleare. Dotata di capacità sperimentali e sempre aggiornata, condusse ricerche utilizzando principalmente metodi spettroscopici, contribuendo così alla comprensione della struttura della materia.

Raggi cosmici nella camera a nebbia
Tracce di particelle in una camera di Wilson (P. BLACKETT e G. OCCHIALINI)


Brunetti si spinse anche oltre, trattando argomenti che intersecano la fisica e la biologia. Egli studiò l'azione della radiazione X dura o gamma sui tessuti organici, la radiazione di Gurwitsch, l'applicazione della spettroscopia in biologia e l'interpretazione dell'elettricità animale, come nel caso della sua ricerca sulla torpedine elettrica e la prima interpretazione dell'elettricità animale.

Millikan detector
Le misure sulla radiazione cosmica sott'acqua di Millikan.


Brunetti si dedicò ampiamente allo studio del policroismo [pleocroismo n.d.r.] cristallino (un fenomeno ottico per cui i colori di una sostanza cambiano a seconda dell'angolo di osservazione), basandosi sui risultati di H. Becquerel sui sali di terre rare. Nel 1928, concluse che il policroismo era causato dall'orientamento degli ioni in un campo elettrico intramolecolare, offrendo anche una spiegazione preliminare dello spettro di assorbimento dei composti di terre rare in diversi stati termici e di aggregazione. Inoltre, Brunetti fu la prima a evidenziare l'effetto Stark-Lo Surdo in un composto solido, determinando l'ordine di grandezza del campo elettrico intramolecolare nei composti di didimio. A partire dal 1929, Rita approfondì gli studi sull'effetto Raman e sull'acido nitrico in soluzione acquosa, confermando il legame polare e omeopolare. Dal 1931, la sua attenzione si concentrò sulla fisica nucleare, e in questo contesto studiò i raggi cosmici e le tracce lasciate dai mesoni. Brunetti fu coinvolta anche nella ricerca sull'identificazione dell'elemento a numero atomico 61, che si credeva essere il "florenzio". Anche se inizialmente annunciò di averlo individuato, studi successivi ridimensionarono la scoperta. Morì a Pavia il 28 giugno 1942.

Compton Detector
Oltre alle camere di ionizzazione nelle spedizioni di Compton sono stati massivamente impiegati rivelatori a tubi Geiger impilati.


Cosmic rays expedition Koven - Carpe
Il modello di Stormer sulle traiettorie dei "raggi catodici" provenienti dal sole nel campo magnetico terrestre (STÖRMER).


Le immagini di questa pagina sono tratte dal suo libro "Onde e corpuscoli" scritto in occasione di alcune conferenza tenute a Cagliari nel periodo in cui era stata scoperta la radioattività artificiale. Nel libro racconta le principali conquiste nella fisica dei raggi cosmici con qualche nota a noi inedita. Riporta ad esempio l'immane lavoro di Compton dell'indagazione sulla natura corpuscolare dei raggi cosmici. In tale osservazioni Compton aveva coinvolto un gran numero di ricercatori, istituti e rivelatori facendo misure in tutto il globo. Brunetti sottolinea anche la perdita di due fisici, Allen Carpe e Teodoro Coven precipitati in un crepaccio del ghiacciaio Muldrow.

Rita Brunetti
La spedizione Lindley-Liek trovò questo accampamento vuoto, appartenente a Theodore Koven e Allen Carpe della spedizione Cosmic Ray, durante la loro discesa dalla montagna. Il corpo di Theodore Koven è stato trovato congelato nella neve nelle vicinanze. Si presume che Carpe fosse caduto in un crepaccio sul ghiacciaio Muldrow poiché il suo corpo non fu mai ritrovato. Koven e Carpe sono considerati le prime vittime del monte McKinley.



Marco Arcani

Fonte Biografica: https://fisica.unipv.it/percorsi/pdf/Brunetti.PDF

Libro onde e corpuscoli: https://liberliber.it/autori/autori-b/rita-brunetti/onde-e-corpuscoli/

Fonte biografica: https://www.treccani.it/enciclopedia/rita-brunetti_%28Dizionario-Biografico%29/

Fonte spedizione Koven-Carpe: https://vilda.alaska.edu/digital/collection/cdmg11/id/15115/



Se su questo sito hai trovato qualcosa di utile, aiutaci a mantenerlo attivo:

Donate


To the top

Astroparticelle - schegge per lo sviluppo della conoscenza...


⚛ In primo piano

A podcast on cosmic rays (by NotebookLM 23.10.2024

Il primo podcast su astroparticelle.it per arricchire un argomento sempre attuale. NotebookLM è l'ennesimo tool di intelligenza artificiale per ricerca scientifica, ma la sua funzione sconvolgente è che crea in pochi istanti podcast realistici basati su articoli caricati nel proprio account, per ora l'audio è solamente in lingua inglese. Non è ancora perfetto, ma rappresenta uno strumento che potrà arricchire siti web di tutte le risme e potrà essere utilizzato anche come complemento per la didattica...

cosmic rays

 


International Cosmic Day 2024

L'International Cosmic (ray) Day (ICD) è un evento introdotto il 26 settembre 2012 dal DeutschesElektronen-Synchrotron (DESY) in collaborazione con NetzwerkTeilchenwelt in Germania e il centro di ricerca Fermilab con la sua rete di insegnanti QuarkNet negli Stati Uniti. La data non è stata scelta a caso, infatti nel 2012 ricorreva il centenario della scoperta dei raggi cosmici. Con la spedizione VHANESSA in mongolfiera - oltre a celebrare il centenario - siamo stati testimoni del primo Cosmic Rays Day. Da allora, ogni anno l'evento si ripete periodicamente verso i mesi invernali.

 ICD 2024 si terrà il 26 Novembre




Muon Monitor in real time



News dal Mondo


Ricercatori trovano una possibile soluzione al puzzle dei muoni dei raggi cosmici 28.11.2024

Rispetto ai risultati dei modelli di fisica standard derivati ​​da esperimenti con acceleratori di particelle, come quelli del Large Hadron Collider e del Super Proton Synchrotron del CERN, sulla superficie si osservano troppi muoni cosmici. Per energie dei muoni comprese tra 6 e 16 exa-elettronvolt (da 1,0 a 2,5 joule!), il flusso di muoni è dal 30% al 60% più alto del previsto. Nel tentativo di spiegare questo eccesso, i ricercatori hanno utilizzato il modello di condensazione dei gluoni descritto dalla cromodinamica quantistica QCD per analizzare la collisione iniziale delle cascate nel tentativo di risolvere il problema dell'eccesso di muoni...

muons

Fonte: Phys.org



☄ Il libro Astroparticelle

Il libro AstroParticelle

26.09.2013 - Un viaggio scientifico tra i raggi cosmici raccontato attraverso la storia, le invenzioni i rivelatori e gli osservatori; senza trascurare gli effetti che essi producono coinvolgendo numerose discipline scientifiche tra cui astrofisica, geofisica e paleontologia.

Libro


☄ Il libro: Costruire un rivelatore di muoni a GMT

Il telescopio per i raggi cosmici

21.05.2021 - una guida per chi vuole cimentarsi nella costruzione di un rivelatore di particelle elementari e toccare con mano la fisica dei raggi cosmici e l’astronomia, due campi distinti e unificati dalla fisica delle astroparticelle...

Libro


Area riservata

Accedi | Registrati

x

Iscriviti

Per ricevere aggiornamenti periodici inviaci la tua email.

oppure registrati

Questo modulo serve solo come iscrizione alle newsletter, per accedere all'area riservata è necessario registrarsi.

INFN

CERN LHCF

supernova alert

EPS

supernova alert