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G.A.T. VHANESSA 2011-2012
Victor Hess 1912
Domenico Pacini (1910)
Schema del rivelatore amd3
Nuovo rilevatore di Astroparticelle Amd4
Ricostruzione funzionante dell’elettroscopio utilizzato, tra il 1911 e il 1913, da Victor Hess per il rilevamento dei raggi cosmici.
Logo Ufficiale:
Brochure informativa:
VHANESSA su Nuovo Orione
La rivista Nuovo Orione di Aprile, dedica copertina e articolo alla nostra spedizione sui raggi cosmici. La trovate in edicola:
Una foto di VHANESSA in vetrina su PhysicsWorld:
Un po' di orgoglio per la nostra spedizione non guasta, oggi 5 Luglio Physics World pubblica online una vetrina delle immagini più interessanti inviate dai lettori:
Astroparticle Physics pubblica sul numero di maggio l'articolo della nostra spedizione VHANESSA del 11 gennaio 2012.
Il libro AstroParticelle
26.09.2013 - Un viaggio scientifico tra i raggi cosmici raccontato attraverso la storia, le invenzioni i rivelatori e gli osservatori; senza trascurare gli effetti che essi producono coinvolgendo numerose discipline scientifiche tra cui astrofisica, geofisica e paleontologia.
VHANESSA EXPEDITION - IN VIAGGIO TRA LE ASTROPARTICELLE
Celebrazione del centenario della scoperta dei raggi cosmici.
Galleria Foto
I suoni di sottofondo a bordo di VHANESSA:
I bip di uno degli strumenti rappresentano il passaggio delle particelle, qui siamo a 3000m.
Videos
PHOTO PREVIEW:
Gonfiaggio dei palloni
Le Alpi da 6000m.
Serena Giacomin (Class Meteo) Gianfranco Orlando(Balloon Team) Luigi Bignami(Mediaset) tengono a bada il gigante
Cesare Guaita(Presidente GAT) Antonio Paganoni(GAT) e Marco Arcani (GAT-Astroparticelle) controllano i primi risultati.
Il 1911 fu un anno di grande rilievo per la fisica e per l’astrofisica: Ernest Rutherford dimostrò tramite raggi di particelle alfa l’esistenza del protone e propose la teoria dell’ atomo come lo conosciamo oggi, basata sull’ idea di elettroni orbitanti intorno ad un nucleo. Nello stesso anno Victor Hess, fisico austriaco, aveva intuito che una strana radiazione rilevata al suolo poteva provenire dallo spazio.
Armato solamente di particolari elettroscopi effettuò le sue ricerche con palloni aerostatici, decollando per la prima volta nel 1911. Tramite i suoi rilevamenti, dimostrò che la radiazione aumentava con l’aumentare dell’altitudine: scoprì così i raggi cosmici, pubblicando il suo lavoro nell'agosto del 1912. Una scoperta che gli fece assegnare nel 1936 il premio Nobel per la fisica.
Possiamo quindi dire che la fisica delle particelle e delle astro-particelle nascono nello stesso anno. Rutherford aveva introdotto l’ idea di far scontrare fasci di particelle con atomi, un principio che è praticamente rimasto invariato ed ha portato alla costruzioni di strumenti come l’ LHC al CERN. Hess aveva invece dato il via ad una ricerca che ha conosciuto una grande evoluzione di metodi di indagine.
Proposito Scientifico
Lo scopo della spedizione scientifica VHANESSA (acronimo di Victor Hess Airballoon new expedition searching signal of astroparticles) unica in Italia ed in Europa e supportata dal G.A.T. è quello di celebrare il centenario della scoperta di Victor Hess.
Un pallone ascensionale (mongolfiera) con a bordo il pilota e due delegati del G.A.T. raggiungerà una quota di almeno 6000 amsl e sarà attrezzato per effettuare misure dosimetriche della radiazione ionizzante presente in atmosfera ad alta quota.
La spedizione partirà da Sant Antonino (CH) (in Lombardia è impossibile fare voli ad alta quota), i rilevamenti a bordo del pallone VHANESSA saranno effettuati circa ogni 1000 m di quota come faceva V. Hess, utilizzando due contatori Geiger, due rivelatore di muoni ed un elettroscopio (ricostruzione simbolica funzionante). A differenza di quanto sapeva il fisico austriaco, noi abbiamo il vantaggio di conoscere quello che andremo a misurare. La spedizione ha quindi un grande valore storico e rievocativo. Sarà interessante confrontare direttamente le misure rilevate sia con i dati storici che con quelli più recenti: potrebbero anche emergere notevoli sorprese.
Previsioni:
Il flusso di muoni dal livello del mare fino a 9000 m dove i muoni sono in compagnia dei pioni, è quasi la stessa, cambia invece l’energia che è superiore. La particella più abbondante dopo il muone è il pione nelle sue tre forme π+ π- π° : a 6000m il flusso non è alto ma comunque superiore che al livello del mare. In quota è prevista anche la presenza di neutroni e protoni che sono stati rilevati fino a livello del mare ma con un flusso estremamente basso: al momento, però, i neutroni non abbiamo modo di rilevarli. Quello che ci si aspetta sicuramente di trovare è comunque la presenza di mesoni o elettroni che possano produrre un aumento generale della materia ionizzante.
Ecco le previsioni. Il primo contatore Geiger impostato per rilevare raggi beta e gamma dovrebbe segnare progressivamente una maggiore radioattività. Il secondo contatore con funzione scaler (una funzione che conta gli impulsi in un determinato tempo) dovrebbe dare valori progressivamente maggiori, come negli elettroscopi di Hess. I rivelatori di muoni impostati per il rilevamento coincidente dovrebbero contare solo muoni e anche in questo caso ci si aspetta di vedere un aumento, ma con una pendenza minore rispetto alla ionizzazione totale.
APPUNTAMENTO A NOVEMBRE RINVIATO A GENNAIO 2012
La spedizione prevista per Novembre 2011, per problemi meteo è stata rinviata ed è finalmente partita il 11 Gennaio 2012 questi sono i mesi in cui la stabilità dell'aria permette voli ad alta quota. I risultati delle misure effettuate e un report accurato sarà pubblicato sul sito: www.astroparticelle.it e sul sito:www.gruppoastronomicotradatese.it. Verranno inoltre preparati articoli per riviste scientifiche.
Strumentazione di bordo:
Dosimetro
Contatore geiger
Rivelatore-contatore di muoni
Rivelatore-contatore astroparticelle
Elettroscopio
Altimetro-Barometro
PMR Ricetrasmittente
GPS
Strument. dotazione dell’aerostato:
Transponder
GPS
Radio di servizio
Altimetro
Pilota: Ernesto Merz, CEO Pilot instructor and chief flight instructor (www.balloons.ch)
Coordinamento tecnico della spedizione a cura di: Marco Arcani